EICMA 2025, Ducati Hypermotard V2 e SP: arma da pieghe
In Ducati non perdono tempo ed è così che anche la nuova Hypermotard viene equipaggiata con il nuovo V2 a fasatura variabile

Alessandro Codognesi
Pubblicato il 4 novembre 2025, 18:34 (Aggiornato il 6 nov 2025 alle 11:25)
EICMA 2005, allo stand Ducati sbuca a sorpresa il prototipo di una moto fuori dagli schemi. Si chiama Hypermotard, è disegnata da un visionario di nome Pierre Terblanche e unisce il mondo della strada con la filosofia del motard. Impennate, derapate, stoppie…il teppistello nascosto in ognuno di noi sembra stimolato più del solito.
Avanti veloce di una ventina d’anni, all’EICMA di quest’anno Ducati torna a proporre l'Hypermotard V2, ispirata proprio a quel prototipo, quantomeno nelle forme: il serbatoio con doppia ala, il frontale sciancrato, il doppio scarico sotto la coda e il faro posteriore flottante sono alcuni esempi. Disponibile standard o SP, eccola in dettaglio.
Domina l'asfalto
La posizione di guida è stata studiata per essere dominante, da vera supermotard: manubrio largo, fianchi stretti. La SP estremizza questo concetto essendo ancora più leggera e reattiva (177 vs 180 kg). Inoltre, la minore altezza da terra rispetto alla precedente SP dovrebbe consentire di scaricare meglio a terra la maggiore coppia. Disponibili optional anche le sospensioni ribassate e selle a diverse altezze.

Cuore condiviso
Come anticipato, il cuore della nuova Hyper è il V2 di 890 cc con fasatura variabile delle valvole di aspirazione (no desmo), qui capace di 120 CV e 94 Nm, di cui il 17% già disponibile a 3.000 giri. Anche lei poi utilizza il telaio monoscocca, in questo caso però specifico per lei; al motore si agganciano anche il telaietto in acciaio e il forcellone bibraccio in alluminio.
La standard monta sospensioni Kayaba regolabili, mentre la SP utilizza le più pregiate Öhlins (forcella NIX30 con steli di 48 mm e ammortizzatore STX 46). Curiosità, la standard monta Pirelli Rosso 4 (posteriore da 180 mm di sezione), la SP le Rosso 4 Corsa, ma per l’utilizzo in pista è possibile adottare le slick Diablo Superbike col posteriore di 190/60.
Entrambe le versioni montano impianto frenante Brembo, con doppio disco anteriore di 320 mm (la standard utilizza pinze monoblocco M4.32, la SP le M50; cambiano anche i cerchi, fusi sulla standard, forgiati sulla SP).

Hi tech
Naturalmente è presente tutta l’elettronica di ultima generazione, basata sulla piattaforma inerziale IMU a 6 assi. Da lei partono i segnali per mappe motore, controllo di trazione, freno motore, wheelie control e ABS Cornering, tutti regolati a seconda del Riding Mode selezionato (Race, Sport, Road, Wet).
Tutte le info si visualizzano sul nuovo schermo TFT a colori di 5 pollici. Come per la 698, anche qui l’ABS Cornering ha quattro livelli di intervento: i livelli 1 e 2 sono pensati per la pista, con il livello 2 che integra la funzione Slide by Brake, per gestire gli ingressi in curva in spazzolata. Non mancano quickshifter, launch control e pit limiter.
Ducati Hypermotard V2: prezzo e disponibilità
L’Hypermotard V2 sarà venduta a partire da 15.590 euro in versione standard, 19.890 euro invece la SP. Per entrambe sono disponibili diversi accessori, tra cui lo scarico completo (+3,6 CV, -4 kg), vari componenti in carbonio, il navigatore ecc.

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