Invasione dall'oriente: oltre alla strategia commerciale c'è di più

Invasione dall'oriente: oltre alla strategia commerciale c'è di più

La Cina non gioca più il ruolo di fornitore invisibile, ma è ormai protagonista di primo livello, anche sul difficile mercato italiano

16.09.2024 11:19

Discordanza tra domanda e offerta

Oggi il pubblico che si affaccia al mondo delle due ruote cerca mezzi semplici ed economici, poco impegnativi sotto tutti i punti di vista. Chiaramente ci devono essere anche contenuti tecnici, design, personalità, ma le prestazioni non sono più l’unico obiettivo da perseguire. Anzi, con tutta probabilità non sono nemmeno nella lista delle richieste principali.
E le aziende orientali, in questo, hanno saputo rispondere a una domanda che non trovava risposta. Perché se da una parte è vero che gli adolescenti sono distratti da cose diverse dalla moto (lo smartphone su tutti), dall’altra le moto per i più giovani, quelle semplici ed economiche, non erano così interessanti.

Mancava l’offerta. E i numeri parlano chiaro: da quando la Cina si è affacciata in maniera massiccia anche sul nostro mercato, sembra che in ragazzi e giovani adulti si sia magicamente risvegliata la voglia di moto. A fronte di numeri di vendita non più ignorabili, quindi, ai brand storici (quelli che hanno scritto la storia del motociclismo) oggi è chiesto uno sforzo in più. Il fatto che vengano coltivate nuove leve è un bene per il mercato in generale, perché un neo-motociclista che oggi si avvicina alle due ruote grazie alle cinesi e ai loro prezzi abbordabili, domani potrebbe volere qualcosa di più. Magari qualcosa di europeo. Ma i top player non devono commettere l’errore di voler giocare sullo stesso campo delle cinesi, perché sarebbe una partita persa in partenza. Piuttosto, dovranno lavorare sulla riconoscibilità del brand, sull’offrire prodotti sempre più desiderabili, capaci di far sognare. La Cina è concretezza, l’Europa e il Giappone (mettiamoci pure l’America) sono aspirazione. Giusto per non fare nomi, se oggi compro una Benelli TRK, domani potrei desiderare un’Honda Africa Twin o una BMW GS. Il bacino dei motociclisti si amplia, e alla fine ne giovano tutti.

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