Nel 1999 debuttava una delle moto più iconiche di questo inizio millennio, velocissima e disegnata dal vento, un sogno di tanti appassionati
Longevissima, la seconda serie della Suzuki Hayabusa ha ricevuto numerose migliorie rispetto alla prima, mantenendo la reputazione di una delle moto più veloci e potenti al mondo benchè tutto il clamore della corsa alle velocità massime fosse ormai scemato. Il motore è stato aggiornato con l'introduzione di un sistema di iniezione elettronica del carburante che ha migliorato l'erogazione a qualsiasi regime di giri. Il motore è lo stesso quattro cilindri in linea raffreddato a liquido, ma ora portato a 1340 cc per erogare 197 CV e 155 Nm di coppia massima.
Anche l'estetica della Hayabusa è stata rivista con una carrozzeria più aerodinamica e armonica, ma che mantiene il caratteristico design della serie precedente. La sospensione anteriore della nuova Hayabusa, come nella prima serie, è una forcella telescopica a steli rovesciati completamente regolabile, mentre dietro c'è un mono altrettanto settabile. La seconda serie porta in seno un'elettronica avanzata con controllo della trazione, il sistema antibloccaggio dei freni e un nuovo e innovativo cambio elettronico che consente di cambiare marcia senza usare la frizione.
In sintesi, la Suzuki Hayabusa di seconda serie è una moto ad alte prestazioni che mantiene la reputazione della serie precedente senza stravolgerla, ma con miglioramenti significativi in termini di tecnologia, prestazioni e comfort di guida. Ovviamente i numeri sono rimasti di nicchia e il successo negli Stati Uniti (paese dove ha avuto il maggior numero di vendite) è proseguito in modo costante. Anche per questo è stata venduta fino al 2020 senza interruzioni, mentre in Europa è stata tolta dai listini per diversi anni.
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