Qual è la differenza fra forcella tradizionale e upside-down?

È un discorso che per molti potrebbe sembrare scontato, ma in tanti non conoscono i motivi per i quali la forcella tradizionale è più economica e la rovesciata più prestazionale. È comune riconoscere che negli ultimi 30 anni la tecnologia abbia premiato quella upside-down come la miglior soluzione per moto sportive e prestazionali, relegando quella telescopica classica a elemento ideale per le piccole cilindrate e per le moto economiche... ma perchè? Quali sono le motivazioni tecniche che definiscono questa differenziazione? Parliamone un po'.

Come è fatta una forcella?

Semplificando al massimo, in modo da non andare troppo nel tecnico, possiamo dire che al netto della meccanica interna (fatta di molle, pompanti, ecc.) la forcella è composta da quattro elementi fondamentali comuni ad entrambe le tipologie: foderi, steli, piastre di sterzo e piedini.

Nella forcella tradizionale, è lo stelo ad essere collegato nella parte superiore alle piastre di sterzo, e scorre all'interno del fodero che è posizionato in basso e si aggancia al mozzo ruota in un'unica fusione con i piedini, ai quali sono collegate anche le staffe di supporto delle pinze freno.

Con la soluzione rovesciata, è logicamente tutto invertito, con il fodero in alto stretto dalle piastre di sterzo e lo stelo a scorrere in basso verso il punto di aggancio con il piedino, che in questo caso è un elemento separato e non fuso con lo stelo. 

Forcella Tradizionale = semplicità ed economia

Sappiamo tutti che la forcella telescopica convenzionale è quella più economica perchè è montata sempre su moto di media-bassa gamma. L'economicità di questo elemento è dovuta alla semplicità costruttiva e strutturale che permette di unire in un unico stampo sia il fodero che il piedino forcella, utilizzando un lungo stelo che - essendo di diametro ridotto - permette di essere stretto da piastre di sterzo più compatte ed economiche.

Oltretutto, i materiali utilizzati possono essere di minore qualità in virtù del fatto che la meccanica interna si trova sul fodero e non è rovesciata, quindi sfrutta anche la gravità per mantenere l'olio ben all'interno dell'elemento. In sostanza, con questa soluzione, si possono usare paraoli più semplici e meno costosi.

Il contro di tutto ciò è senza dubbio la limitazione delle prestazioni. Una forcella tradizionale non è fatta per sollecitazioni estreme, principalmente perchè le forze torcenti durante la guida (in frenata, quando si prendono buche e in piega) culminano più o meno al di sotto della piastra di sterzo inferiore, quindi sullo stelo che ha un diametro inferiore e non sul fodero che è più robusto e largo. Oltretutto anche le regolazioni in questo tipo di sospensione sono limitate a confronto con la upside-down.

Forcella Rovesciata = prestazioni e tecnologia

Conoscendo i vantaggi e svantaggi della tradizionale, possiamo intuire quali siano i veri punti forti della forcella upside down: in primis la rigidità e la robustezza, perchè in questo caso il punto in cui fanno leva le varie forze in fase di guida - proprio sotto la piastra inferiore - è occupato dal fodero e quindi da un elemento strutturale più rigido e resistente. 

Con la meccanica tutta sulla parte superiore, inoltre, si riduce il peso delle masse non sospese perchè la parte "pesante" dell'elemento ammortizzante è ancorata al telaio e non alla ruota. Questo migliora l'agilità del mezzo anche se il baricentro viene leggermente spostato verso l'alto.

Il fatto di avere la parte ammortizzante rovesciata, inoltre, necessita di paraoli e parapolvere capaci di tenere maggiormente la pressione dell'olio aumentata dalla gravità, quindi questo obbliga all'utilizzo di materiali di maggiore qualità che fanno chiaramente salire il prezzo. Anche la presenza di piedini separati è una complicazione costruttiva che rende la forcella USD meno economica, ma decisamente più adatta alle regolazioni di fino e anche esteticamente più bella perchè più robusta anche alla vista.