Ferragosto è arrivato, non avete fatto in tempo a organizzare nulla e vi restano un po’ di giorni liberi? In garage avete la moto - ma va bene anche lo scooter! - e…

Vacanze in moto: le 10 cose da fare per organizzare un viaggio last minute

Il punto di partenza grosso è quello scritto poco sopra: vi ritrovate con del tempo libero e un mezzo a due ruote pronto nel box. Il viaggio (viaggetto?) in moto c’è tutto, ma va organizzato. Bisogna capire come giocarsi questa opportunità senza il rischio di rovinarsi la vacanza. Piuttosto divertendosi al massimo.

Al sottoscritto la vacanza piace molto se è last minute, soprattutto in moto, così questa è una situazione vissuta in prima persona diverse volte. E si finisce per mettere a punto uno schema mentale per organizzarsi e prepararsi. Questo. 

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<h2>Indice</h2>

<ul>
	<li>Cosa non fare (pag. 1);</li>
	<li>Cosa fare (pag. 2);</li>
	<li>Le cose da valutare (pag. 3);</li>
	<li>Dove andare e cosa portare (pag. 4);</li>
	<li>Le precauzioni, i documenti e sanità e convenzioni (pag. 5);</li>
	<li>Portare il passeggero (pag. 6);</li>
	<li>Perchè proprio la moto + punto bonus (pag. 7)</li>
</ul>

<h2>Punto 1: cosa non fare</h2>

Iniziamo da qui, dagli errori da non fare, quelli che potenzialmente ci possono rovinare la vacanza. Evitiamo di essere troppo ambiziosi, di sparare troppo alto nella scelta della meta, dell’itinerario, della modalità di viaggio. Le avventure lunghe e impegnative vanno preparate minuziosamente, molto tempo prima di partire.

Meglio ragionare con mentalità critica, chiedendosi cosa potrebbe andare storto se facessimo un determinato viaggio. Personalmente tra l’altro ho trovato questo esercizio utile per imparare a prevedere molti “imprevisti”. Che in questo modo… non sono più imprevisti. E non serve andare lontano per sperimentare problemi inaspettati: qualche anno fa, durante una gita giornaliera ad Amatrice, abbiamo scoperto che in zona dopo il terremoto non c’erano più distributori di benzina. A quel punto la nostra giornata è ruotata intorno alla scommessa di riuscire a fare 45 km con la riserva.



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<h2>Punto 2: cosa fare</h2>

Si comincia ragionando in maniera analitica, cercando il punto d’incontro fra ciò che vorremmo fare e ciò che possiamo fare. Può sembrare una banalità, ma la buona ideazione e organizzazione di una vacanza in moto parte da qui.

Ci piace fare chilometri su belle strade? La prima cosa da considerare è lo stato di manutenzione della nostra moto. Ma anche il nostro abbigliamento tecnico, il nostro allenamento alla guida e la nostra capacità di fare fronte a situazioni impreviste. Come piogge molto intense, o anche lunghi tratti di sterrato. Anni fa, e si torna a citare qualcosa successoci in prima persona, eravamo con un gruppo di motociclisti e abbiamo prenotato assieme in un agriturismo in Toscana, che si poteva raggiungere solo percorrendo circa 5 km di strada bianca. Una persona del gruppo non se la sentiva di guidare sulla terra e abbiamo finito per portare a turno la sua moto ogni volta che uscivamo o rientravamo.

 
Molti anni fa chi scrive ad agosto in Corsica incappò in una freddissima giornata di pioggia

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<h2>Punto 3: le cose da valutare</h2>

Siamo obiettivi: che tipo di viaggio è in grado di affrontare la nostra moto? È comoda, protettiva, idonea a trasportare i bagagli che ci servono? Si adatta bene alle strade che pensiamo di incontrare? È affidabile se ci allontaniamo un minimo dalla civiltà? E la nostra attrezzatura è idonea per ogni meteo possibile? Perché ultimamente ci sono delle manifestazioni estreme, del caldo forte dove non dovrebbe farlo e del freddo intenso fuori stagione. Dobbiamo metterlo in conto, perché trovarsi bloccati in un albergo perché per i prossimi 2-3 giorni pioverà o sarà freddo, e noi non siamo attrezzati per affrontare il clima, potrebbe essere antipatico.

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<h2>Punto 4: dove andiamo?</h2>

Se già sapete dove andare saltate questo punto. Se invece siete in caccia di idee, il consiglio per un last minute nel mese di agosto è di valutare strade e destinazioni poco battute dalla massa. In estate le classiche località turistiche sono affollatissime. E anche i passi dolomitici sono pieni di auto, moto e camper. E in molti posti la nostra condotta di guida un po’ troppo spregiudicata, oltre alle marmitte aperte, ha fatto aumentare molto l’attenzione delle forze dell’ordine nei nostri confronti. Per non parlare delle strade dove le moto sono proprio vietate. Insomma, scordiamoci il piacere di guida se vogliamo andare nelle mete del turismo di massa. Magari valutiamo anche qualche regione dimenticata. Ma qui la valutazione è troppo soggettiva, e ognuno ha i propri gusti.

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<h2>Punto 5: cosa portare</h2>

L’abbiamo già detto, ma lo ripetiamo: abbigliamento tecnico adeguato, per fare fronte a caldo e freddo imprevisti, pioggia o sole. Ovviamente in maniera ragionevole. Però la neve in agosto in montagna l’abbiamo vista eh.

Per i ricambi fate voi: conoscete la vostra moto e i suoi punti deboli, ma anche le vostre capacità nel fai da te.

Portatevi invece - se non lo avete già - un kit di pronto soccorso, una tanica gonfiabile per un’eventuale emergenza benzina, buste di plastica per proteggere dall’acqua le cose riposte nelle borse da moto, e anche per separare le cose sporche da quelle pulite, o per mettere in sicurezza i flaconi che possono aprirsi. Essenziale il kit di riparazione pneumatici, e studiatene prima l’uso, perché di solito si buca di notte o sotto la pioggia. Portate dietro anche il manuale d’uso e manutenzione della moto. E non fate mancare alla vostra dotazione ragni e cinghie di riserva per ancorare il bagaglio. Meglio sempre, ovviamente, le borse da moto.

Una cosa utile è sicuramente il cavo d’acciaio di sicurezza con lucchetto per legare il casco alla moto. E con un buon ragno grande, se vi fidate, possiamo lasciarci anche la giacca. E può essere utile anche un compressore portatile per gonfiare le gomme in emergenza, un powerbank, magari di quelli con la lampada d’emergenza. E poi un coltellino multiuso.

 
Durante un'escursione in fuoristrada abbiamo rimediato una piccola foratura. Grazie al compressore portatile siamo tornati a casa!



Il cavo d'acciaio con lucchetto consente di lasciare i caschi sulla moto

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<h2>Punto 6: precauzioni utili</h2>

Sistemiamo sempre in alto nel bagaglio le cose che possono servirci anche durante un trasferimento. Costume da bagno, asciugamano e ciabatte? Ma anche gli impermeabili, o pantaloncini e scarpette per metterci comodi in una pausa pranzo rilassante.

Se non avete il keyless, nascondete una seconda chiave da qualche parte sulla moto. Un amico è tornato a casa dall’Ungheria per recuperare il duplicato e riaccendere la moto.

<h2>Punto 7: i documenti</h2>

Non teneteli tutti assieme. Nel malaugurato caso di smarrimento o di furto del portafogli, avere la disponibilità di un secondo documento d’identità e, magari, di una carta ricaricabile, può aiutare molto a ricominciare prima possibile la vacanza.

<h2>Punto 8: sanità e convenzioni</h2>

Se si va all’estero conviene informarsi sugli accordi vigenti in materia di sanità. Non sempre abbiamo la copertura gratuita. Eventualmente meglio allora stipulare una polizza specifica per le spese sanitarie all’estero. O fare una delle card che coprono chi viaggia, come Europ Assistance o la tessera ACI. Che possono tornare utili anche in caso di panne.

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<h2>Punto 9: portare il passeggero</h2>

Capita di vedere motociclisti vestiti di tutto punto che trasportano passeggeri con caschi vecchissimi. Il passeggero va vestito come il pilota. Ma a parte questo, il passeggero fa parte del viaggio in tutto, può renderlo bello o rovinarlo. Meglio allora mettersi prima d’accordo su alcuni punti fondamentali.

Il nostro passeggero condivide la nostra idea di vacanza in moto? Il nostro modo di guidare, la lunghezza delle tappe, il bagaglio ristretto, l’abbigliamento, le soste pipì e quelle caffè, le sigarette… In vacanza in moto ci si va per stare bene, meglio capirsi prima.

 
Fa caldo, è vero, ma anche il passeggero sarebbe meglio fosse dotato di abbigliamento tecnico

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<h2>Punto 10: ma perché proprio la moto?</h2>

In moto si va per divertirsi a guidare su strade belle fra paesaggi affascinanti. Per andare dritti c’è il treno, per andare lontano l’aereo. La buttiamo lì con ironia, ma in molti fra noi hanno allergia per i lunghi trasferimenti autostradali.

L’ultima annotazione, e poi chiudiamo, è sul fatto che la mentalità vacanziera è molto differente da quella dello sportivo che esce per “fare due curve”. Non mischiamo le due cose: non vale la pena rovinarsi la vacanza per lasciar andare la mano sul gas con la mente non sufficientemente concentrata.

Punto 10-bis: godetevela!

Ferragosto è arrivato, non avete fatto in tempo a organizzare nulla e vi restano un po’ di giorni liberi? In garage avete la moto - ma va bene anche lo scooter! - e…