Yamaha: tutte le novità portate ad EICMA 2024

Yamaha: tutte le novità portate ad EICMA 2024

Tutte le novità della Casa di Iwata arrivate all'81esima edizione di EICMA. Guarda le foto

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Yamaha Tracer 9 2025
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Yamaha Tracer 9 2025
Una delle principali novità, però, è il sistema Y-AMT (Yamaha Automatic Manual Transmission), già conosciuto sulla MT-09 e che permette al pilota di scegliere tra una trasmissione automatica e una manuale, migliorando l'esperienza di guida
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Una delle principali novità, però, è il sistema Y-AMT (Yamaha Automatic Manual Transmission), già conosciuto sulla MT-09 e che permette al pilota di scegliere tra una trasmissione automatica e una manuale, migliorando l'esperienza di guida
Inoltre arriva il primo faro Matrix LED di serie nel mondo moto, che regola automaticamente l'illuminazione in base alle condizioni ambientali
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Inoltre arriva il primo faro Matrix LED di serie nel mondo moto, che regola automaticamente l'illuminazione in base alle condizioni ambientali
aumentando la sicurezza durante la guida notturna
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aumentando la sicurezza durante la guida notturna
Il design del frontale è stato ottimizzato per il comfort, con un parabrezza più ampio e regolabile per una migliore protezione dal vento. La nuova ergonomia include manubrio e pedane riposizionati che migliorano la comodità sia per il pilota che per il passeggero. La sella è stata ridisegnata per offrire maggiore comfort durante i viaggi lunghi, con due opzioni di altezza disponibili.
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Il design del frontale è stato ottimizzato per il comfort, con un parabrezza più ampio e regolabile per una migliore protezione dal vento. La nuova ergonomia include manubrio e pedane riposizionati che migliorano la comodità sia per il pilota che per il passeggero. La sella è stata ridisegnata per offrire maggiore comfort durante i viaggi lunghi, con due opzioni di altezza disponibili.
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Per le tre versioni Tracer 9, Tracer 9 GT e TRACER 9 GT+, è confermato il robusto motore a tre cilindri CP3 da 890 cc, che in configurazione Euro5+ è capace di erogare una potenza massima di 119 CV a 10.000 giri/min e una coppia di 93 Nm a 7.000 giri/min.
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Per le tre versioni Tracer 9, Tracer 9 GT e TRACER 9 GT+, è confermato il robusto motore a tre cilindri CP3 da 890 cc, che in configurazione Euro5+ è capace di erogare una potenza massima di 119 CV a 10.000 giri/min e una coppia di 93 Nm a 7.000 giri/min.
La nuova Tracer 9 offre la possibilità di montare borse rigide da 30 litri (in dotazione sui modelli GT e GT+) e un bauletto opzionale da 34 o 45 litri
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La nuova Tracer 9 offre la possibilità di montare borse rigide da 30 litri (in dotazione sui modelli GT e GT+) e un bauletto opzionale da 34 o 45 litri
Le sospensioni KYB completamente regolabili permettono un'esperienza di guida personalizzabile e i modelli GT sono equipaggiati con sospensioni elettroniche semi-attive sviluppate sempre in collaborazione con KYB
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Le sospensioni KYB completamente regolabili permettono un'esperienza di guida personalizzabile e i modelli GT sono equipaggiati con sospensioni elettroniche semi-attive sviluppate sempre in collaborazione con KYB
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Yamaha Ténéré 700 2025
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Yamaha Ténéré 700 2025
La nuova Yamaha Ténéré 700 2025 ha il serbatoio spostato in avanti, e il disegno stesso del serbatoio di 16 litri è ora più basso, tutto per migliorare l’ergonomia e la distribuzione dei pesi
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La nuova Yamaha Ténéré 700 2025 ha il serbatoio spostato in avanti, e il disegno stesso del serbatoio di 16 litri è ora più basso, tutto per migliorare l’ergonomia e la distribuzione dei pesi
Ora arriva anche una nuova sella monoposto, più confortevole
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Ora arriva anche una nuova sella monoposto, più confortevole
il bicilindrico CP2 di 690 cc ora è comandato da un acceleratore elettronico, che ha permesso di avere due mappature motore, controllo di trazione disattivabile e ABS (due livelli + off). Tutto si comanda dalla nuova strumentazione TFT a colori di 6,3”, collegabile con lo smartphone. Riposizionata la frizione, per non interferire con gli stivali nella guida in piedi.
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il bicilindrico CP2 di 690 cc ora è comandato da un acceleratore elettronico, che ha permesso di avere due mappature motore, controllo di trazione disattivabile e ABS (due livelli + off). Tutto si comanda dalla nuova strumentazione TFT a colori di 6,3”, collegabile con lo smartphone. Riposizionata la frizione, per non interferire con gli stivali nella guida in piedi.
Accanto alla standard è già presente la Ténéré 700 in versione Rally
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Accanto alla standard è già presente la Ténéré 700 in versione Rally
A livello estetico si distingue grazie ai colori ispirati alla storia delle Yamaha da rally, azzurra e gialla con cerchi oro, e il parafango alto
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A livello estetico si distingue grazie ai colori ispirati alla storia delle Yamaha da rally, azzurra e gialla con cerchi oro, e il parafango alto
Per quanta riguarda la tecnica invece, la Rally monta una forcella KYB regolabile con steli rinforzati e dotati di uno speciale rivestimento per ridurre l'attrito, con la corsa aumentata di 20 mm (230 mm).
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Per quanta riguarda la tecnica invece, la Rally monta una forcella KYB regolabile con steli rinforzati e dotati di uno speciale rivestimento per ridurre l'attrito, con la corsa aumentata di 20 mm (230 mm).
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Di serie ci sono anche una piastra motore in alluminio, sella speciale monoposto (differente da quella di serie) e pedane in titanio alleggerite (-228 g).
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Di serie ci sono anche una piastra motore in alluminio, sella speciale monoposto (differente da quella di serie) e pedane in titanio alleggerite (-228 g).
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Yamaha R9 2025
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Yamaha R9 2025
Dopo almeno un paio di stagioni di rumors, ipotesi e più o meno veritieri rendering, ecco arrivare una novità attesa dagli amanti di moto sportive.
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Dopo almeno un paio di stagioni di rumors, ipotesi e più o meno veritieri rendering, ecco arrivare una novità attesa dagli amanti di moto sportive.
Yamaha toglie i veli alla nuova R9, una proposta che - come già visto con la R7 tre stagioni fa - sfrutta la base adrenalinica della sorella naked, in questo caso la MT-09, ma declinata verso il mondo dei semimanubri
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Yamaha toglie i veli alla nuova R9, una proposta che - come già visto con la R7 tre stagioni fa - sfrutta la base adrenalinica della sorella naked, in questo caso la MT-09, ma declinata verso il mondo dei semimanubri
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Con il mercato Supersport oggi cambiato nelle esigenze e i desideri dei piloti e con le normative sulle emissioni che diventano più rigide, Yamaha confina le prestazioni della R1 ai soli circuiti con le versioni Race e GYTR.
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Con il mercato Supersport oggi cambiato nelle esigenze e i desideri dei piloti e con le normative sulle emissioni che diventano più rigide, Yamaha confina le prestazioni della R1 ai soli circuiti con le versioni Race e GYTR.
La nuova R9 ne raccoglie idealmente lo scettro, per quel che riguarda il concetto di moto sportiva, e con tutte la carte in regola per riavvicinare tanti appassionati, ad oggi scoraggiati dalle potenze e caratteristiche stellari delle SBK.
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La nuova R9 ne raccoglie idealmente lo scettro, per quel che riguarda il concetto di moto sportiva, e con tutte la carte in regola per riavvicinare tanti appassionati, ad oggi scoraggiati dalle potenze e caratteristiche stellari delle SBK.
Alla base c’è la tecnica della MT-09 avvolta da forme in pieno stile R-Series, con linee tese e spigolose della carenatura e con la novità delle alette integrate nel frontale. Il motore CP3 mantiene misure di alesaggio e corsa (78 x 62 mm) e comando del gas ride-by-wire, ma al momento non vengono dichiarate le prestazioni per il tre cilindri che ha l’omologazione Euro 5+ e una diversa rapportatura
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Alla base c’è la tecnica della MT-09 avvolta da forme in pieno stile R-Series, con linee tese e spigolose della carenatura e con la novità delle alette integrate nel frontale. Il motore CP3 mantiene misure di alesaggio e corsa (78 x 62 mm) e comando del gas ride-by-wire, ma al momento non vengono dichiarate le prestazioni per il tre cilindri che ha l’omologazione Euro 5+ e una diversa rapportatura
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La ciclistica mostra un leggero (solo 9,7 kg) telaio Deltabox in alluminio, rivisto nella rigidità torsionale, longitudinale e laterale, e più adatto alle performance non solo su strada ma anche in circuito. Il telaio lavora in combine con forcellone a bracci differenziati e una forcella a steli rovesciati di 43 mm con estensione compressione separate, e un mono settato per maggiore efficacia nella guida sportiva.
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La ciclistica mostra un leggero (solo 9,7 kg) telaio Deltabox in alluminio, rivisto nella rigidità torsionale, longitudinale e laterale, e più adatto alle performance non solo su strada ma anche in circuito. Il telaio lavora in combine con forcellone a bracci differenziati e una forcella a steli rovesciati di 43 mm con estensione compressione separate, e un mono settato per maggiore efficacia nella guida sportiva.
Sul fronte ergonomia troviamo semimanubri con collarini sotto la piastra di sterzo ma con impostazione non troppo gravosa per i polsi. Una scelta secondo Yamaha a metà strada tra la R6 Race e la stradale R7 e che, grazie anche a pedane non troppo rialzate e una sella alta 830 mm da terra, punta a una sportività senza complicate esasperazioni.
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Sul fronte ergonomia troviamo semimanubri con collarini sotto la piastra di sterzo ma con impostazione non troppo gravosa per i polsi. Una scelta secondo Yamaha a metà strada tra la R6 Race e la stradale R7 e che, grazie anche a pedane non troppo rialzate e una sella alta 830 mm da terra, punta a una sportività senza complicate esasperazioni.
Il pacchetto elettronico sfrutta le capacità di una IMU a 6 assi e vede protagonista la tecnologia Yamaha Ride Control (YRC) con mappe motore Sport", "Street" e "Rain", e la possibilità di impostare diversi livelli grazie alla due mappe custom per Quick shifter su due livelli, controllo di trazione e dello slittamento, controllo della frenata, dell’impennata, il Launch Control
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Il pacchetto elettronico sfrutta le capacità di una IMU a 6 assi e vede protagonista la tecnologia Yamaha Ride Control (YRC) con mappe motore Sport", "Street" e "Rain", e la possibilità di impostare diversi livelli grazie alla due mappe custom per Quick shifter su due livelli, controllo di trazione e dello slittamento, controllo della frenata, dell’impennata, il Launch Control
La R9 è dotata anche Cruise control e ABS disinseribile quando si va in pista
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La R9 è dotata anche Cruise control e ABS disinseribile quando si va in pista
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Yamaha MT-07 2025
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Yamaha MT-07 2025
Nel 2014 il debutto, poi la scalata verso il successo. Un vero must per chi è alla ricerca della prima moto “seria”, la Yamaha MT-07 ha saputo far breccia anche nel cuore dei piloti più smaliziati, affermandosi tra le bestseller della categoria
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Nel 2014 il debutto, poi la scalata verso il successo. Un vero must per chi è alla ricerca della prima moto “seria”, la Yamaha MT-07 ha saputo far breccia anche nel cuore dei piloti più smaliziati, affermandosi tra le bestseller della categoria
Il MY 2025 porta con sé tante novità, dal nuovo telaio all’acceleratore elettronico YCC-T, senza dimenticare la nuova omologazione Euro 5+. L’obiettivo rimane chiaro: continuare a far divertire gli appassionati.
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Il MY 2025 porta con sé tante novità, dal nuovo telaio all’acceleratore elettronico YCC-T, senza dimenticare la nuova omologazione Euro 5+. L’obiettivo rimane chiaro: continuare a far divertire gli appassionati.
Alla forcella da 41 mm, il compito di gestire l'avantreno della moto, mentre dietro il mono e il link sono stati ottimizzati per permettere la regolazione del precarico e dell’ammortizzazione in estensione, dando ai piloti la possibilità di personalizzare la guida in base alle circostanze e alle proprie preferenze. Focalizzando l’attenzione sulla ciclistica, spicca un telaio in acciaio tubolare ad alta resistenza fortemente modificato: come? Seppur mantenendo lo stesso peso del modello precedente promette di offrire tra il 12 e il 13% di aumento della rigidità torsionale, longitudinale e laterale
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Alla forcella da 41 mm, il compito di gestire l'avantreno della moto, mentre dietro il mono e il link sono stati ottimizzati per permettere la regolazione del precarico e dell’ammortizzazione in estensione, dando ai piloti la possibilità di personalizzare la guida in base alle circostanze e alle proprie preferenze. Focalizzando l’attenzione sulla ciclistica, spicca un telaio in acciaio tubolare ad alta resistenza fortemente modificato: come? Seppur mantenendo lo stesso peso del modello precedente promette di offrire tra il 12 e il 13% di aumento della rigidità torsionale, longitudinale e laterale
La moto sfoggia un look del tutto nuovo, aggressivo e affilato. Seguendo le orme della sorella maggiore MT-09, la parte anteriore è definita da un faro che incorpora luci LED compatte, progettate per evocare l’immagine di due occhi penetranti.
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La moto sfoggia un look del tutto nuovo, aggressivo e affilato. Seguendo le orme della sorella maggiore MT-09, la parte anteriore è definita da un faro che incorpora luci LED compatte, progettate per evocare l’immagine di due occhi penetranti.
Anche la scocca è stata rivista (risparmiati ben 600 g) mentre il motore rimane l’ottimo CrossPlane 2 da 690 cc ma con qualche novità: per la prima volta sulla piattaforma CP2 sbarca il sistema Yamaha Chip Controlled Throttle (ride by wire), precedentemente utilizzato su modelli di cilindrata superiore della serie MT.
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Anche la scocca è stata rivista (risparmiati ben 600 g) mentre il motore rimane l’ottimo CrossPlane 2 da 690 cc ma con qualche novità: per la prima volta sulla piattaforma CP2 sbarca il sistema Yamaha Chip Controlled Throttle (ride by wire), precedentemente utilizzato su modelli di cilindrata superiore della serie MT.
Sulla nuova MT-07, ci si lascia alle spalle la tradizionale concezione del manubrio stretto, adottando un manubrio più largo di 18 mm, più basso di 22 mm e arretrato di 9,3 mm. Con un "girovita" snello e un'altezza della sella di 805 mm, è progettata per accogliere piloti di ogni statura
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Sulla nuova MT-07, ci si lascia alle spalle la tradizionale concezione del manubrio stretto, adottando un manubrio più largo di 18 mm, più basso di 22 mm e arretrato di 9,3 mm. Con un "girovita" snello e un'altezza della sella di 805 mm, è progettata per accogliere piloti di ogni statura
Il modello 2025 monta un display a colori da 5": oltre al tachimetro e al contagiri, la strumentazione spazia tra l’indicatore del livello al consumo medio di carburante, la temperatura dell'aria e l'indicatore di marcia. Spicca la possibilità di poter collegare il cruscotto TFT allo smartphone del pilota tramite l'app MyRide gratuita
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Il modello 2025 monta un display a colori da 5": oltre al tachimetro e al contagiri, la strumentazione spazia tra l’indicatore del livello al consumo medio di carburante, la temperatura dell'aria e l'indicatore di marcia. Spicca la possibilità di poter collegare il cruscotto TFT allo smartphone del pilota tramite l'app MyRide gratuita

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