Come cambia? Honda NC750X 2021

La best seller giapponese si aggiorna per il 2021 con motore Euro5 e una rinfrescata al look. Pochi tocchi ma capaci di cambiare la percezione dell'estetica in modo concreto. Un restyling riuscito al 100%

Michele LallaiMichele Lallai

21 gen 2021 (Aggiornato alle 12:34)

Le moto che sono sul mercato di questi tempi, soprattutto quelle destinate ai grandi numeri, hanno una doppia vita: la prima è quella del progetto nella sua interezza, fatto di telaio, meccanica e ciclistica, la seconda riguarda invece l'estetica e le sole sovrastrutture. Nel primo caso si può mantenere la medesima piattaforma per anni senza effettuare grosse modifiche, ma nel mezzo l'estetica potrebbe cambiare più volte perché i gusti in fatto di stile cambiano molto più velocemente dell'evoluzione tecnica. Un esempio concreto è la NC750X, che sempre sulla stessa base è arrivata al terzo restyling - quello più sostanzioso - perché cambia per intero le sovrastrutture senza alterare l'anima del modello.

NON C'è UN CENTIMETRO DI CARENA UGUALE

Quando una moto non prende troppo le distanze dal modello precedente è perché l'azienda punta sul concetto di “squadra che vince non si cambia”, e Honda è uno dei brand più capaci a portare avanti questa filosofia. Nel caso particolare di oggi, è solo con una comparazione attenta di moto “vecchia” con nuova che ci possiamo accorgere che le linee della NC750X 2021 sono completamente diverse da quella precedente in ogni centimetro, eccezion fatta ovviamente per la ciclistica e la meccanica, che rimangono il punto forte del progetto e lo saranno ancora per lungo tempo.

Sviluppo delle proporzioni, giochi di luce delle superfici curve e contrasto fra sovrastrutture verniciate in maniera diversa rendono l'inganno possibile, ma se guardiamo bene ora le parti grigie della carena laterale sono invertite a quelle verniciate, così come la parte anteriore del fianchetto ha una forma completamente nuova e abbraccia il piccolo “becco” allungando la linea colorata fino alla parte più anteriore della carrozzeria.

Ci fa un certo effetto vedere quanto diverso è il faro anteriore, che sembra uguale nelle proporzioni e nell'andamento “a bolla”, ma in realtà ora si tratta di due proiettori separati, interamente a LED e con finitura brunita del plexi. Sul codino c'è forse il tocco da maestri del gruppo di designer della serie NC, perché con nuove sovrastrutture plastiche in contrasto viene simulato un diverso andamento del posteriore, che sembra più sparato in alto e sportivo, quando in realtà possiamo vedere che proporzioni e linee principali sono le medesime del passato.

CAMBIARE TUTTO SENZA CAMBIARE NULLA

Infine un occhio alla moto nel complesso dalla prospettiva laterale, e anche la visione d'insieme conferma la stessa sensazione dei singoli dettagli. Da qui possiamo apprezzare ancora di più il lavoro sul codino che viene “alleggerito” grazie all'utilizzo del nero e di una piccola placchetta argento, abbandonando le sovrastrutture verniciate. In generale è tutto un po' più scuro nella nuova NC, e anche questo aiuta a percepire il cambiamento anche dove è minimo.

E' da questi dettagli che si capisce quanto impegno serve per “cambiare tutto senza cambiare nulla”, come scriveva Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo.

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