Yamaha MT-09, com'è cambiata

Nel corso degli anni, il modello si è migliorato sotto numerosi aspetti per andare incontro ai desideri degli appassionati, senza però tradire la sua identità

Alessandro CodognesiAlessandro Codognesi

9 apr 2024

La rivisitazione estetica e le modifiche al motore

Tornando alla sua storia, nel 2016 arrivano il controllo di trazione e i D-Mode rivisti per smorzare l’on/off, ma è nel 2017 che c’è la prima, importante rivisitazione estetica. Addio al singolo fanale alogeno, d’ora in poi ci sono due piccoli e affilati elementi a led, oltre a un fanale molto più appuntito anche al posteriore.
Tra le novità tecniche, invece, si segnala una nuova frizione assistita e anti-saltellamento e il quickshifter di serie (solo a salire).
Il resto rimane invariato fino al periodo post-Covid, più precisamente il 2021, quando Yamaha presenta la terza generazione di MT-09. E qui le cose cambiano, a partire proprio dal motore.

Data la necessaria omologazione Euro5, i tecnici intervengono sulla cilindrata (la corsa aumenta di 3 mm), che passa da 847 a 889 cm3; ne consegue un aumento delle prestazioni: i CV diventano 119 a 10.000 giri, mentre la coppia arriva a 93 Nm a 7.000 giri (prima 87 Nm a 8.400 giri).
Oltre a questo, cambia anche tutta una serie di altre componenti, tra cui il telaio. È un Deltabox in alluminio, proprio come le sorelle supersportive, più leggero e rigido rispetto al passato.
Nuovi sono anche il forcellone – non più con forma a “banana” e ora infulcrato all’interno del telaio, per aumentare la rigidità complessiva – e il cannotto di sterzo, abbassato di 30 mm.
Tutto per migliorare l’agilità ma soprattutto la precisione della moto nella guida sportiva. Il peso scende: 189 kg in ordine di marcia, 4 in meno rispetto alla precedente, anche grazie ai nuovi cerchi alleggeriti.
L’impianto frenante può contare su pinze ad attacco radiale e su una nuova pompa freno Nissin. Anche per quanto riguarda le sospensioni c’è un bell’upgrade: all’anteriore forcella KYB con steli di 41 mm Ø regolabile (ha steli più corti di 39 mm ma escursione confermata a 130 mm; di conseguenza sono state “aperte” un po’ le quote ciclistiche, per recuperare il generale abbassamento dell’avantreno). Completamente regolabile è anche il mono, rivisto nei leveraggi.

Sulla 09 del 2021 debutta in maniera massiccia anche l’elettronica. Grazie alla piattaforma inerziale a 6 assi arrivano ABS cornering, traction control sensibile all’angolo di piega, anti-wheelie e addirittura slide control (controllo dell’angolo di derapata), roba da Superbike. Infine, cambia anche tutta l’estetica, per certi versi più morbida: tutto è stato ridisegnato, anche il serbatoio. Il nuovo frontale fa discutere, chi lo ama e chi non lo può vedere, ma di certo non passa inosservato.

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