Moto e garanzie: partecipiamo alla consultazione europea

Moto e garanzie: partecipiamo alla consultazione europea

Molte case motociclistiche invalidano la garanzia su quelle moto dove la manutenzione non viene effettuata da officine autorizzate; cosa invece possibile con le auto. La Commissione Europea ha lanciato una consultazione pubblica sul Regolamento che disciplina la materia

18.06.2024 ( Aggiornata il 18.06.2024 09:20 )

La Commissione Europea ha lanciato una consultazione pubblica sulla revisione della Motor Vehicle Block Exemption Regulation. Si tratta del Regolamento 461/2010 che a oggi disciplina gli accordi verticali nel settore automobilistico. Quella legge comunitaria che consente alle officine generiche di fare interventi manutentivi sulle auto, senza che per questo venga a decadere la garanzia.

Le moto, lo sappiamo, sono da sempre escluse da questa pratica. Anche se, ce ne siamo occupati in un’inchiesta di qualche anno fa, sono diverse le case che riconoscono piena validità agli interventi manutentivi effettuati da officine regolarmente iscritte alla Camera di Commercio, purché dichiarino in fattura di aver eseguito i lavori necessari a regola d’arte, seguendo le indicazioni del manuale d’officina ufficiale del veicolo.

Il Regolamento attualmente in vigore scadrà nel 2028, e nel frattempo la Commissione Europea ha lanciato una consultazione pubblica, alla quale chiunque può partecipare, dando il proprio contributo. La notizia è stata rilanciata dalla FEMA (Federazione Europea delle Associazioni Motociclistiche), che nel suo sito illustra la piccola modifica necessaria.

Basta cambiare la definizione da Veicolo a Motore

Il nocciolo del problema è nella definizione di veicolo a motore, cui si applica il Regolamento. Nella legge è scritto che “per veicolo a motore si intende un veicolo dotato di propulsore, destinato alla circolazione su strade pubbliche e dotato di almeno tre ruote”.

La formula proposta dalla FEMA prevede allora la semplice cancellazione della specificadotato di almeno tre ruote”. In questo modo le moto sarebbero ricomprese nella legge, e l’obbligo fatto valere da molte case di rivolgersi esclusivamente alla rete delle officine autorizzate per la manutenzione, pena il decadere della garanzia, non sarebbe più giustificato.

Chiunque di noi può dunque partecipare alla consultazione, anche scrivendo in italiano, spiegando perché sarebbe importante questa piccola grande modifica della definizione di veicolo a motore.

Attenzione però, mancano pochi giorni alla scadenza della consultazione, che chiuderà il 24 giugno. Il consiglio è, allora, di sbrigarsi.

Come partecipare

Per partecipare potete cliccare sul link ufficiale e, previa registrazione, avrete possibilità di spiegare perché chiedete questa modifica della legge, anche eventualmente allegando dei documenti da leggere.

Il nostro invito è alla partecipazione a questa consultazione: si tratta di un’occasione per dire la nostra, magari ottenendo pure un risultato importante per il nostro settore.

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento