Rewind, Gilera Nordwest 600: un mondo nuovo

Arrivata nel 1991 questa innovativa monocilindrica non venne all'epoca apprezzata. E fu un peccato: cuore da enduro e "gambe" da strada, propose un modo nuovo di andare in moto

William ToscaniWilliam Toscani

5 mar 2021 (Aggiornato il 9 mar 2021 alle 11:45)

NUOVA VIA

Le origini fuoristradistiche si possono riscontrare nell'impostazione di guida. Si scoprono però anche pedane piuttosto basse ed avanzate ed il compatto dimensionamento del manubrio. Nonostante l'impiego di sospensioni a lunga escursione, l'altezza da terra della sella è contenuta ed insieme all'ottima raccordatura al serbatoio consente a piloti di qualsiasi taglia ampia libertà nei movimenti.

Più che per la completa esposizione all'aria, la qualità del comfort è limitata dalla scarsa imbottitura della sella ancora più rigida nella parte riservata al passeggero. Quest'ultimo, infatti, finisce per trovarsi a sedere in parte sul parafango posteriore, mentre la collocazione bassa ed avanzata delle pedane invece risulta comoda.

AVANTRENO SENSIBILE

Altrettanto marcata è la rigidità dell'assetto, con particolare riferimento alla taratura dell'ammortizzatore, avvertibile soprattutto sullo sconnesso. Allo stesso modo su fondi accidentati la Nordwest si è rivelata abbastanza sensibile di avantreno tanto che a velocità medio elevate lo sterzo tende ad innescare oscillazioni che penalizzano la precisione direzionale. Nessun problema di questo tipo si riscontra su fondi più regolari sui quali è possibile trarre grande soddisfazione nella guida di queste estrose mono. Da rimarcare sono l'accentuata sensazione di maneggevolezza sui percorsi più intricati e la duttilità con cui la Nordwest esegue ogni comando.

Gli inserimenti in curva sono sempre pronti ed immediati, corrisposti da tanta sicurezza in appoggio sulle curve veloci e precisione nell'entrare al primo colpo nella tre torri tirare con l'inclinazione giusta.fantastica è la frenata, degna delle migliori sportive stradali. Il doppio disco all'avantreno è modulabile e bilanciato, ben assecondata dal positivo comportamento della forcella, mentre la prontezza dell'unità posteriore sembra eccessiva e determina inevitabili bloccaggio della ruota motrice.

Seppure un po' scorbutico in basso, il motore riprende anche il rapporto più lungo in prossimità dei 3000 giri per acquisire maggiore sostanza tra i 5000-6000 sino ad arrivare agli 8000 giri di intervento del limitatore senza evidenti difficoltà. La frizione è facilmente portata a generare strappi e da gonfiare sotto sforzo, il cambio è caratterizzato da una certa umidità.

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading