Krauser Domani: quando la moto si fece auto

In Germania i sidecar sono sempre andati di moda, ma l'azienda Krauser riuscì a portare il concetto oltre qualsiasi limite realizzando la Domani, una BMW con carrozzino che sembra una supercar

Krauser Domani: quando la moto si fece auto

Michele LallaiMichele Lallai

17 ott 2022

Auto e moto, lo sappiamo, sono cose ben distinte. I sidecar sono forse il punto d'incontro palese dei due mondi ma c'è chi si è spinto oltre e ha realizzato un mezzo che, a seconda dell'angolazione cui lo si guarda, può sembrare si un'automobile che una motocicletta. Questo bizzarro trabicolo si chiama Domani ed è stato realizzato fra gli anni '80 e '90 da Michael Krauser, un tipo particolare.

Sotto il vestito c'è BMW

Ex vincitore di campionati di sidecar su pista negli anni '50, il tedesco Michael sviluppò la sua attività nella realizzazione di borse e bauli da viaggio per le BMW dagli anni '60 in poi. Il business andava bene e i suoi prodotti erano considerati di ottima qualità, così che dopo una ventina d'anni provò a tornare alla passione di gioventù, le motocarrozzette, realizzando il progetto di un sidecar rivoluzionario che marchiò col suo nome.

Utilizzando come base una R100RS, Krauser sviluppò una sospensione anteriore monobraccio con sterzo nel mozzo e un telaio per il carrozzino che non era separato da quello della moto. Per intenderci, come nei sidecar da corsa si trattava di un mezzo unico con una dinamica molto particolare che ricordava più il comportamento stradale delle auto e giustificava sospensioni e cerchi di origine automobilistica per tutte e tre le ruote.

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