Presentata per la prima volta nel 1994, la nuda con gli occhi storti ha segnato tutta la storia moderna della Casa di Hinckley
Non esiste appassionato di moto che non abbia a cuore questo modello. La Speed Triple di Triumph debuttò nel 1994 con un progetto del tutto innovativo che aveva due importanti obbiettivi: rilanciare definitivamente il marchio dopo la rinascita voluta da John Bloor a inizio anni '90 e portare un nuovo concetto di moto sportiva nuda sul mercato per contrastare l'arrivo della Ducati Monster.
Risultato?
Dopo 30 anni tondi tondi è ancora sui listini e continua un percorso di crescita ed evoluzione che non tradisce il punto forte del modello: il motore tre cilindri. Ripercorriamo in breve la storia di questa leggenda delle due ruote.
Le prime Speed ??Triple erano tutte a carburatore e i modelli 1994-1995 erano dotati del motore tre cilindri in linea raffreddato ad acqua da 885 cc da poco più di 90 CV ripreso dalla serie Daytona/Trident. Tutte le Triumph di quell'epoca condividevano la medesima piattaforma, così anche la serie di debutto T309 aveva un telaio a trave singolo molto grande e utilizzava il motore come elemento stressato.
L'equipaggiamento era da moto sportiva con sospensioni Kayaba e impianto frenante a doppio disco anteriore, con i semimanubri decisamente inusuali per una moto nuda e un'impostazione generale caricata sull'anteriore che tradiva la sua derivazione da una carenata. Il singolo faro centrale rotondo non durò molto, perchè già dalla seconda serie venne introdotto l'elemento distintivo dell'estetica di questa dinastia.
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