Design più sportivo, eleganza, una cura elevata nei dettagli, tanta capacità di carico e prestazioni ideali per spostarsi ogni giorno fra città, tangenziale e autostrada
Sportivo nel look, curato nei dettagli, ideale per muoversi nel traffico, ma capace anche di lasciarsi alle spalle la città per un viaggio grazie a prestazioni eccellenti e alla grande capacità di carico, questo è l’XMax. Il midi Yamaha, sulla breccia dal 2006, versione dopo versione continua a migliorarsi mantenendo intatto il suo DNA.
Con l’aggiornamento 2023 il design è stato rinnovato. Nel frontale i fanali a led che formano una X l’hanno reso più aggressivo, pur mantenendo una certa eleganza. Arrivano anche sella in similpelle e indicatori posizionati in alto, più visibili. La connettività con lo smartphone è di serie: scaricando l’app MyRide è possibile ricevere le notifiche di mail, messaggi, vedere le chiamate in arrivo e altre informazioni utili sulla nuova strumentazione LCD. Inoltre, sulla versione top di gamma Tech Max, sotto al display è montato uno schermo TFT a colori e con l’app Street Cross di Garmin si può utilizzare un pratico e completo sistema di navigazione.
Yamaha XMAX 300: LE FOTO DELLA PROVA
Tra le strade di Roma per saggiare le doti dell'ultima evoluzione dello scooter di media cilindrata di Yamaha. Il rivisto XMAX300 alza ancora di più l'asticella per contenuti e comfort, confermandosi valido supporto per il quotidiano e i weekend
Guarda la galleryCiclistica e motore sono stati confermati. Il motore è il monocilindrico Blue Core raffreddato a liquido (292 cc) da 28 CV con controllo di trazione (disinseribile). Sotto le carene troviamo telaio in tubi di acciaio, forcella a doppia piastra, e ammortizzatori regolabili. I cerchi sono di 15” e 14” e il peso è di 183 kg in ordine di marcia. Completano la dotazione smart-key, manubrio e parabrezza regolabili manualmente.
La praticità è garantita dai due vani retroscudo (in quello sinistro è presente la presa 12V) e dal capiente sottosella che permette di inserire due caschi integrali e altri oggetti. La posizione di guida è un buon compromesso tra comfort e sportività: si rimane con il busto eretto e il manubrio è abbastanza alto da non interferire con le ginocchia, anche dei piloti più alti. La sella (795 mm), snella nella parte centrale, consente di appoggiare bene i piedi e di manovrare il mezzo con facilità.
L’XMax è intuitivo e per questo sa conquistare anche i neofiti. L’agilità è il suo asso nella manica. La reattività del motore, se paragonato ai concorrenti diretti, è una bella sorpresa. È un propulsore evoluto, la potenza è sempre disponibile (ottimo il lavoro del variatore), lo scatto al semaforo è eccellente, ma anche in allungo non si ferma (si può arrivare ben oltre la velocità codice). Nota di merito per i consumi, che in un percorso misto si sono attestati sui 31 km/l.
In autostrada le vibrazioni sono impercettibili e si apprezza la protezione aerodinamica del frontale e del plexi, che lascia scoperte solo un po’ le spalle e la zona alta del casco. Eccellenti sono risultati i freni, potenti e modulabili, ben supportati da un ABS mai invasivo al pari del traction control.
Yamaha fa bene a puntare sull’XMax. Il suo equilibrio e la versatilità lo rendono un’ottima scelta per chi vuole un mezzo da usare tutto l’anno con uno stile che ricorda il TMax, ma… costa poco più della metà. E non avrà le sue prestazioni, ma per la maggior parte degli utenti quelle del midi Yamaha sono ben più che sufficienti.
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