Race replica

Il Tecnomoto Sport Special 50, infatti, se acquistato completo di tutti gli accessori, rappresentava veramente la replica stradale di una moto da corsa

Giorgio ScialinoGiorgio Scialino

13 nov 2019 (Aggiornato il 19 nov 2019 alle 17:24)

Il telaio a doppia culla chiusa con triangolatura centrale era ulteriormente rinforzato da fazzoletti in lamiera alleggeriti da numerosi fori, come sulle macchine da gara. Il serbatoio in vetroresina era lungo e sottile. Stesso materiale anche codino e paraschizzi centrale. Inox, invece, per gli affilatissimi parafanghi, con l’anteriore montato aderente al pneumatico. Ammortizzatori regolabili e forcella idraulica Bonazzi-Gambetta con steli da 30 mm, mentre per frenare c’era una coppia di mozzi a tamburo in alluminio, con l’anteriore a quattro ganasce e prese d’aria dinamiche a periscopio. Ruote da 18”, con cerchi in alluminio a profilo sportivo  e la consueta gommatura da 2¼. 

IL MOTORE - Il motore è il noto e collaudato F. Morini Turbo a quattro rapporti, che oltre ad essere disponibile nella variante Export da 6 CV viene proposto anche con un’elaborazione della Casa definita “Special” capace di 8 CV a 10.000. Ma la vera novità – quella in grado di mandare in orbita i giovani centauri di allora – era la possibilità di poter richiedere l’installazione di un gruppo termico in alluminio con cilindro a canna cromata raffreddato ad acqua, completo di radiatore e tubi. Questa trasformazione, con circolazione del liquido a termosifone, viene denominata Grand Prix ed è in grado di fornire una potenza di oltre 7 CV e può essere poi ulteriormente arricchita da un termometro per la temperatura dell’acqua e da un contagiri. Il kit può subire ancora un incremento di prestazioni sulla versione con diagrammi modificati dalla stessa Tecnomoto che viene pubblicizzata, completa di marmitta dedicata, come capace di ben 10 CV a 12.000 giri.

PRESTAZIONI IMPORTANTI - Sia il carter dell’accensione che quello della frizione sono abbondantemente alettati, e contribuiscono a rendere ancor più aggressivo il look del motore. Infine, come se tutto ciò non bastasse, era disponibile una bella carenatura in fibra di vetro con cupolino in plexiglas e oblò anteriore che consente l’utilizzo del faro. Un piccolo missile terra-terra, sicuramente un mazzo esclusivo, e in grado di viaggiare tranquillamente oltrela meta dei 100 Km/h. Tuttavia la maggioranza degli Sport Special saranno venduti (come confermato dal costruttore) nella versione con il classico raffreddamento ad aria che, con un'adeguata messa a punto, non era certo da meno in fatto di prestazioni “reali”.

 

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