Una settimana con: Vespa GTS 300 Racing Sixties

In sella alla sportiva quanto aggressiva versione "racing" dello scooter di Pontedera per cercare di capirne meglio le varie sfumature che possono saltare fuori nell'uso quotidiano e prolungato

14.11.2021 ( Aggiornata il 14.11.2021 10:34 )

Sabato

Arriva il weekend ed è tempo di giudizi per la Vespa GTS 300. Tra le qualità che abbiamo gradito maggiormente sicuramente la guida, facile in ogni condizione, tanta agilità ma anche stabilità sul veloce. Meritano un plauso anche la posizione di guida (adatta a piloti di taglie diverse) ed il binomio motore-trasmissione, assolutamente affiatato e giustamente prestazionale. La comodità viene enfatizzata da un reparto sospensioni molto efficiente, dove spicca per progressività la coppia di ammortizzatori, prestazione appena appannata da sporadici fondocorsa del monobraccio anteriore in difficoltà solo sulle buche più secche e profonde.

Freni dall’attacco morbido e decisamente modulabili, peccato solo che per il massimo della potenza venga richiesta una buona trazione alla leva (soprattutto l’anteriore). Situazione ideale per i neofoti, meno rosea per il popolo più esigente di estrazione motociclistica. Un po’ scarne le informazioni offerte dal piccolo display LCD integrato nel cruscotto. Protezione aerodinamica in autostrada (quasi) non pervenuta, ma la Vespa, da vedere, è più bella senza parabrezza...

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