Look da enduro Anni '80 per una crossover progettata per l'off-road vero. Eccola in azione nel nostro test in Sardegna
Una piccola, grande rivoluzione. Un'enduro senza se e senza ma, che stabilisce un prima e un dopo per Ducati , Casa che apre le porte al fuoristrada contaminando la sua pluriennale filosofia imperniata sulla ricerca delle massime prestazioni su asfalto. Abbiamo provato la nuova DesertX sulle strade, sterrate e non, della Sardegna. Ecco com'è andata...
Test Ducati DesertX: le FOTO della maxi enduro bolognese
La prima moto da fuoristrada vero di Ducati è realtà: ruote da 21 e 18”, escursione delle sospensioni extralarge, look da enduro Anni 80. È una crossover, ma è stata progettata per il l'off-road vero
Guarda la galleryIl progetto DesertX nacque nel 2019 quando Ducati presentò ad EICMA il concept. Venne subito apprezzata l’idea di una moto che richiamasse il fascino della Dakar facendo sponda su un brand monumentale come quello Elefant/Lucky Explorer e che fa bella mostra di sè nella moto esposta al museo Ducati.
Dal lato ciclistico abbiamo il telaio a traliccio in acciaio che lavora in combinazione con sospensioni a lunga escursione adatte anche nel fuoristrada più impegnativo. Il peso a secco dichiarato è di 202 kg.
Sul piano delle sospensioni, spiccano la forcella Kayaba a steli rovesciati da 46 mm di diametro e 230 mm di escursione e regolabile in compressione, estensione e precarico. Anche il monoammortizzatore, sempre Kayaba, è regolabile in compressione, estensione e precarico e, abbinato al forcellone in alluminio, con una corsa della ruota posteriore di 220 mm. Generosa la luce a terra che si attesta sui 250 mm, valore importante per la guida off-road più spinta.
La DesertX monta ruote a raggi di 21 pollici all’anteriore e 18 pollici al posteriore avvolte da pneumatici di primo equipaggiamento Pirelli Scorpion Rally STR, con misure 90/90 e 150/70 e, grazie alla doppia omologazione, si possono montare anche coperture più stradali.
L’impianto frenante è dotato di funzione di ABS Cornering. L’anteriore è caratterizzato da pinze radiali monoblocco Brembo M50 a 4 pistoncini da 30 mm di diametro, pompa assiale con leve regolabili e doppio disco di 320 mm con flange in alluminio. Al posteriore troviamo invece un singolo disco da 265 mm di diametro su cui lavora una pinza flottante a doppio pistoncino, sempre Brembo.
A spingere la DesertX 2022 è il Testastretta da 937cc e dalla potenza di 110 cv e 92 Nm di coppia (sarà disponibile anche in versione da 35 Kw per chi ha la patente A2). Motore che è stato però ottimizzato per migliorare la guidabilità specifica per questo modello.
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