Sono due nuove cruiserine cinesi che stupiscono per qualità costruttiva, stile ed equilibrio generale, oltre al loro motore a V dal sound coinvolgente
Se ricordate, alla fine del millennio scorso c'è stato un enorme movimento custom/cruiser nella fascia medio-bassa del mercato, dominata da moto ormai iconiche come Honda VT600C Shadow e Yamaha 535 Virago. Queste piccole custom dall'ispirazione americana ma dal contenuto 100% giapponese, avevano motori a V di cilindrata ridotta e un carattere davvero marcato, oltre a una versatilità e una facilità di guida (data dall'altezza ridotta da terra) che le ha fatte apprezzare anche dal mondo femminile.
Queste Benda, benchè con passaporto di nazionalità diversa, riprendono le stesse logiche e si inseriscono nella stessa fascia di utenza, ma 30 anni dopo e con contenuti davvero interessanti per il mondo delle due ruote di oggi, sia in termini di qualità percepita che di prezzo, entrambi molto convincenti.
Look interessante ma non sconvolgente per questa piccola cruiser, che attrae per l'equilibrio delle linee e per la muscolarità "gentile" di ciclistica e sovrastrutture. A dominare la scena sono le ruote, entrambe da 16" con sezione 150 davanti e 180 dietro, belle ciccione e perfettamente abbinate ai parafanghi anteriore e posteriore dallo stile classico e vagamente ispirati alla Indian Scout. Il serbatoio a goccia ha degli svasi laterali - segno distintivo di tutte le Benda - con applicato il logo del nome, che non è ispirato direttamente al piccolo roditore ma a una razza felina tanto cara al fondatore del marchio, che ha voluto ricordate la sua passione per i mici con la firma luminosa a LED sul faro anteriore, che ricorda i canini dei gatti.
Il motore è il cuore e la vera particolarità della moto, perchè di bicilindrici a V in questa categoria non ce ne sono più: l'unità montata è un 476cc capace di erogare 47 CV a 8.500 g/min e 42 Nm a 6.700 g/min. Valori che la fanno rientrare perfettamente all'interno delle regole A2 e che associati al peso di 208 kg e il cambio ravvicinato permette buone accelerazioni e riprese. Stupisce, poi, per qualità costruttiva con le sovrastrutture in metallo, ponte di comando curato con strumentazione LCD molto piacevole e la presenza del controllo di trazione.
Benda Chincilla e Napoleonbob 500 - LE FOTO DELLA PROVA
Una cruiser e una bobber 500 che arrivano sul mercato con un motore a V in controtendenza rispetto al resto della proposta del segmento per patente A2, due prodotti interessanti sia come qualità costruttiva che come stile e prezzo
Guarda la galleryIn sella ci troviamo subito a nostro agio, con la posizione di guida tipica delle custom che si basa su pedane avanzate e sellona comoda bassa da terra. Il manubrio è leggermente distante e basso ma non troppo, e regala un controllo rilassato lasciando anche discreta possibilità di movimento. Ci è piaciuta molto la risposta del motore, con il gas subito pronto e dal piglio sportivo che riempie le orecchie con un bel sound corposo, molto più appagante di quello dei bicilindrici paralleli di pari categoria.
Tra le mani è leggera, con un baricentro basso che permette di manovrarla con agilità in tutte le condizioni e ispira una guida rilassata e non troppo sportiva, sfruttando la prontezza della manopola del gas per le ripartenze ma senza forzare troppo le curve, data la scarsa luce a terra data dalle pedane basse. Le gomme panciute aiutano nell'agilità a bassa velocità, ma non sono fatte per performare in modo sportivo, considerando anche la lungezza dell'interasse di 1,55 metri che la rende una moto tutto sommato lunga e poco adatta alle sparate. Causa cambio molto corto, a 130 all'ora in sesta, il motore sembra urlare di sofferenza, quindi sempre meglio stare sotto queste velocità e godersela passeggiando da soli o in compagnia.
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