Una moto così anacronistica e singolare non la vedevamo da tempo sul nostro mercato, ma accola qua in tutta la sua eccentrica presenza scenica
La LFC 700 è più un modello di rappresentanza che una moto fatta per avere successo sul mercato, perchè la sua irrazionalità e illogicità la relegano a mezzo per pochi ed eccentrici appassionati che vogliono una moto da gustare più con gli occhi che con altri sensi. La cosa che più è conforme alle regole generali del motociclismo è di sicuro il motore: un 4 cilindri in linea da 676 cc nato da un approfondito studio dell'ormai leggendario motore CB (è copiato o c'è una partnership nascosta fra Benda e Honda? Dall'azienda preferiscono non rispondere).
In questa configurazione eroga 78 CV a circa 11.000 g/min, per una coppia di 60 Nm che spingono a 8.000 g/min. Dati inferiori rispetto al motore CB 650 ma che sono dovuti anche all'omologazione Euro5+ per il mercato europeo. La versione venduta in oriente è accreditata di cerca 94 CV. A livello di elettronica, la LFC propone controllo di trazione e ABS, entrambi non regolabili e non disinseribili. La strumentazione è un TFT semplice nella grafica e nel funzionamento, associabile allo smartphone tramite bluetooth. Il peso? l'azienda non dichiara un dato tecnico preciso ma dice che siamo intorno ai 270 kg o.d.m. con il pieno.
E adesso entriamo nel succo di un modello fatto per stupire, la ciclistica: l'intero progetto è costruito attorno al telaio in alluminio, dalla forma decisamente singolare non semplice da lavorare a livello industriale, e contraddistinto da un trattamento sulla superficie tramite una speciale tecnica di sabbiatura che lo rende come goffrato. Anche il forcellone è realizzato in questo modo e l'impatto generale lascia abbastanza senza parole, soprattutto per la parte centrale del telaio che è a dir poco monolitica, massiccia e unica nel suo genere.
A fare il paio con questa strana struttura aliena ci pensano le ruote, con l'anteriore da 18" che calza una gomma 130/70, e il gigantesco posteriore sempre da 18" con pneumatico 310/35. Avete letto bene, 310 mm di sezione, manco fosse una supercar ad alte prestazioni. Ovviamente queste misure sono fatte per stupire e lasciare a bocca aperta tutti, soprassedendo sul disequilibrio ciclistico che questa enorme differenza di gommatura fra anteriore e posteriore crea, unita oltretutto all'interasse di 1720 mm e all'enorme avancorsa che rendono la LFC 700 una moto chiaramente impegnativa da guidare.
E arriviamo appunto al discorso guida, perchè non sapevamo davvero cosa aspettarci una volta seduti in sella. La posizione di guida ricorda molto quella di alcuni modelli Harley-Davidson della serie V-Rod, con le braccia distese davanti al petto e le gambe allungate e rilassate, confortevole fino a un certo punto, perchè non permette grande movimento in sella.
Nei primi metri si capisce subito, poi, che abbiamo a che fare con una moto dalla guida peculiare. Il baricentro è basso e la lunghezza totale si sente molto nelle manovre da fermo, ma è alla prima curva che ci troviamo spiazzati davvero: la moto scende in modo agile e veloce nei primi 10-15 gradi di piega, ma superata questa soglia una forza contraria spinge forte verso l'autoraddrizzamento della ciclistica obbligando a guidare in "due fasi", leggeri all'inizio e poi forzando parecchio la discesa in piega.
È chiaro che la gomma posteriore dalle dimensioni improbabili è la principale imputata di questa strana guida, che forse soltanto i proprietari di special superartigianali possono vantare di aver sperimentato prima. Oltretutto, il 4 in linea sembra quasi fuori posto su una moto così, che suona come una superbike e si comporta come un chopperone, e anch'esso ha la sua peculiarità: un cambio a 6 rapporti davvero ravvicinati, il più corto in assoluto che abbiamo mai provato su un 4 cilindri, con il motore che frulla a 3.500 g/min già a 60 all'ora in sesta, e urla a oltre 7.500 g/min a velocità autostradale di 120/130 km/h. L'udito ne giova, perchè il sound è sibilante e coinvolgente, ma le vibrazioni ad alta frequenza si sentono su pedane e sella.
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