InMoto consiglia: come guidare nella giungla urbana

Spostarsi con lo scooter in città è considerata un’azione abitudinaria, ma i rischi non mancano. I nostri suggerimenti per affrontare al meglio code, semafori e pavé

InMoto consiglia: come guidare nella giungla urbana

5 mag 2022

Lo scooter in città. Una comodità notevole rispetto a certe motociclette meno pratiche e meno ospitali. Il “ruote basse” è il mezzo ideale per i piccoli e medi spostamenti, per trasportare un bagaglio, quando il meteo è avverso. Una sorta di “elettrodomestico” da viaggio che però spesso viene sottovalutato, specie dai novizi. Perché, anche se si viaggia a meno di 50 km/h, il pericolo è dietro l’angolo. Qualche consiglio è d’obbligo. Primo: occhio all’abbigliamento. Una giacca con protezioni è essenziale. E poi i guanti: ricordate, in caso di caduta l’istinto porta ad anticipare l’impatto proprio con le braccia. E l’asfalto su palmi e dita lascia segni profondi. Un guanto tecnico è la soluzione. Più in generale, l’esigenza di completi eleganti, tipici della vita d’ufficio, cozza contro la sicurezza: un malleolo rotto fa male!

Destreggiarsi nel traffico

Il segreto nella guida in città è osservare e anticipare, tenendo del margine in termini di velocità per mettere in atto manovre di emergenza se la situazione lo richiede. Nel traffico, quando si guida tra file di auto, occhio agli automobilisti che aprono all’improvviso la portiera. La differenza di velocità tra le auto che procedono lentamente e quello dello scooter che guidiamo non deve eccedere i 20-30 km/h. Solo così si avrà il tempo e lo spazio per frenare. E attenzione, quando si superano le file di auto ferme, a quelle che si inseriscono all’improvviso in carreggiata tagliando la strada. Sono impossibili da prevedere: e lo scooter che sopraggiunge è nel torto, visto che a norma di legge anch’esso dovrebbe fare la fila con gli altri mezzi.

Se siete dietro a un veicolo osservate sempre i movimenti del capo di chi guida. E insospettitevi se va verso il basso (cellulare in mano), se ondeggia da destra a sinistra alla ricerca di qualcosa (potrebbe girare all’improvviso), se l’auto inizia a frenare (potrebbe esserci qualche ostacolo che voi non vedete).

Gli ostacoli

Più facile leggere l’aderenza del fondo: le rotaie sono scivolose (vanno “tagliate” trasversalmente, non longitudinalmente), il pavé ha meno grip dell’asfalto (specie se bagnato), in autunno le foglie che cadono determinano variazioni di grip. Nella guida, non focalizzate mai lo sguardo sui 5 metri davanti a voi, spaziate più lontano che potete. E in caso di emergenza, gli occhi devono cercare la via di fuga, lasciando l’eventuale ostacolo. Lo scooter si dirige dove va lo sguardo. Tenete sempre due dita sulle leve: in caso di pericolo daranno qualche decimo di secondo di margine.

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