Le moto moderne sono troppo veloci? Parliamone
La moto è un mezzo pericoloso e troppo prestante per l'uomo medio? Proviamo a rispondere a uno dei quesiti più "caldi" del mondo delle due ruote
Michele Lallai
20 mag 2024 (Aggiornato il 24 mag 2024 alle 14:11)
La storia e i dati degli incidenti ci possono raccontare qualcosa. Se prendiamo la prima moto definita "moderna", la Honda CB750 Four, notiamo che già nel 1969, questa quattro cilindri accelerava da 0 a 100 in 4,6 secondi e toccava i 220 km/h di velocità massima. La coeva Ferrari 365 Daytona copriva i 100 all'ora in 6,1 secondi.
È dimostrato, quindi, che già in passato le moto erano mezzi veloci, ci verrebbe da dire "troppo" se consideriamo la qualità delle sospensioni e degli pneumatici di 60 anni fa. E qui c'è l'altro elemento importante da considerare, perchè l'evoluzione tecnologica di materiali, elettronica e pneumatici hanno reso nel tempo le moto sempre più sicure e capaci di perdonare sempre più errori di guida.
Ma allora qual è la risposta?
Di fatto, gli incidenti mortali in moto (in Europa e USA) hanno seguito un andamento stabile negli ultimi 20 anni, nonostante le prestazioni dei mezzi siano cresciute parecchio, soprattutto in termini di velocità e stabilità in curva.
Se consideriamo tutti questi fattori, è chiaro che è quasi impossibile stabilire se le moto moderne siano effettivamente troppo veloci, di sicuro sono molto più sicure rispetto al passato e questo dimostra che il tempo e la tecnologia cambia la percezione di quel "troppo".
Rimarrà ancora per molto una chiacchiera da bar e da sezione commenti sui social, ancorata alle convinzioni, all'esperienza e alle capacità di guida di ogni singolo motociclista che esprime il suo parere a riguardo.
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