Alle imprese in moto siamo abituati, anche a quelle che sembrano sovvertire le leggi della fisica. Ne sono un esempio le avventure di Luca Colombo che ha guidato sulle acque del Lago di Como (toccando i 104 km/h), stabilendo il record di velocità massima raggiunta su acqua dolce. Ci ha riprovato poi sullo stretto di Messina, non riuscendo però nell’impresa. Questo per far capire che anche i piloti più esperti e con moto appositamente  equipaggiate possono fallire. E poi ci sono le imprese, per così dire, amatoriali. Un esempio sono le immagini di un endurista impegnato in una gara a dir poco spettacolare. Ecco cosa è successo.

Un’impresa surreale

Le immagini mostrano il pilota percorrere un percorso in fuoristrada. E se in un primo momento può sembrare che il terreno sia solo fango, man mano che la moto avanza ci si rende conto che è l’acqua ciò su cui il motociclista sta guidando: insomma, come sovvertire davvero le leggi della fisica. L’enduro avanza e, pur pensando che sia impossibile, sfreccia a tutta velocità sulle acque, che si aprono e schizzano ai lati, come un Mosè delle moto (tanto per fare una metafora biblica, che vista l’eccezionalità della situazione ci può anche stare).

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