Yamaha Dolomiti Ride 2018, il report 

Una grande festa all’insegna dei Tre Diapason, quella andata in scena dal 6 all’8 Luglio a Molveno, che ha coinvolto appassionati del marchio e quanti erano interessati a conoscerne la gamma

Max CaraniMax Carani

10 ago 2018 (Aggiornato alle 09:05)

Arrivando nella splendida vallata, che ospita uno dei laghi più belli d’Italia, il colpo d’occhio era notevole, con tantissimi motociclisti intenti a dare gas lungo le belle strade che la attraversano. “Movimento”, il cui centro nevralgico è stato lo Yamaha Village, allestito a ridosso del lago, da cui partivano i gruppi dei numerosi test ride organizzati: le Hyper Naked della famiglia MT, le Sport Touring, le ‘Adventure’, le Sport Heritage FasterSons, fino ad arrivare alla gamma TMAX nelle sue varie declinazioni.

SEMPRE COSTANTEMENTE "FULL" i turni riservati ad uno degli “oggetti” più discussi di quest’anno: Yamaha Niken, cui è stato dedicato un tour della durata di 30 minuti, anticipato da un briefing in cui i tecnici ne illustravano le caratteristiche e le peculiarità di guida. Un passaggio doveroso per un mezzo effettivamente fuori dal comune per design e innovazione tecnologica.

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LA GIORNATA DI SABATO è stata caratterizzata dal motogiro che ha visto protagonisti tutti i riders in corteo. Dalle rive del lago, sono state raggiunte prima le splendide cascate di Nardis, nei pressi di Pinzolo, per poi proseguire verso Madonna di Campiglio, Folgarida, con rientro attraverso la Val di Non, verso Fai della Paganella e giù di nuovo a Molveno.

IN SERATA, dopo lo straordinario stunt show del Dott. Spalanca, che ha esaltato il pubblico con evoluzioni su moto e quad, lo spettacolo è proseguito all’interno della struttura, dove si è svolta la cena insieme ad alcuni spettacoli. Questa è stata anche l’occasione per presentare, oltre ai numerosi club, i tanti ambasciatori che animano le attività del mondo Yamaha: da Tom42 di Tony Merendino, alla Riding School by Pedersoli; e ancora Donneinsella di Laura Cola e la Di Traverso Flat Track School di Marco Belli, fino alla Junior School che insegna l’ ABC della moto ai piccoli campioni di domani.

ACCOLTI POI DA UN’OVAZIONE, i saluti sul mega schermo di Lin Jarvis e Valentino Rossi, impossibilitati ad essere presenti di persona, mentre era presente Maio Meregalli, team manager di Yamaha Racing team. Infine, Alessandro Botturi, con il suo accento bresciano e la parlata schietta, ha raccontato gustosi aneddoti sulla Dakar ed illustrato i suoi piani futuri che prevedono il ritorno in Africa con la Eco Race; e soprattutto la partecipazione all’Hard Alpitour in sella alla nuova Ténéré 700, endurona tecnica che, ancor prima della sua commercializzazione, sta attirando su di sé molto interesse.

SE VI SIETE PERSI QUESTA EDIZIONE 2018, non disperate. Parlando con i vertici Yamaha, entusiasti della risposta da parte del pubblico, non è escluso che non si replichi anche il prossimo anno.

(foto Alberto Cervetti)

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